John Bellamy Foster intervistato da Juan Cruz Ferre - Traduzione di Dante Lepore per PonSinMor, 16 luglio 2017 [dall’originale su E-Bulletin N°1446, July 10, 2017]
PonSinMor
Blog dell'Associazione Culturale PonSinMor
lunedì 10 dicembre 2018
lunedì 3 dicembre 2018
LE RELAZIONI USA-CINA NELL'ERA TRUMP
Di Loren Goldner - Traduzione a
cura di Dante Lepore per PonSinMor
(Quello che segue vuole essere, non
tanto un articolo, quanto piuttosto un contorno dei grandi temi o tesi
presentate alla Conferenza Internazionale del 24-25 giugno 2017 dei lavoratori
attivisti a Seoul).
domenica 2 dicembre 2018
IL CAPITALE DI MARX E LA TERRA (Una critica ecologica dell’economia politica di John Bellamy Foster)
Paper preparato per la Conferenza sui 150 anni dalla pubblicazione del Libro I del Capitale, che si è tenuto nello scorso 24-26 maggio alla York University, organizzato da Marcello Musto.
La traduzione è a cura di Dante Lepore per PonSinMor, 14/07/2017.
Il Capitale di Marx è conosciuto quasi altrettanto per il suo sottotitolo, Critica dell’economia politica, come fosse il suo titolo. In questo discorso io devo avanzare il punto di vista di Marx del Capitale, nella sua più ampia concezione, costituita da una critica ecologica dell'economia politica. Una tale critica ecologica può essere individuata in tutti i lavori di Marx.
venerdì 23 novembre 2018
Una intervista ad Amadeo Bordiga (Quinterna)
«Questa intervista ad Amadeo Bordiga risale all'estate del 1970, pochi mesi prima della sua morte. Sergio Zavoli, Luciano Onder ed io stavamo allora preparando un'inchiesta televisiva a puntate sulle origini e sull'affermarsi del fascismo, che andò poi in onda nel novembre del 1972 con il titolo Nascita di una dittatura. Tra i protagonisti della vita politica degli anni del primo dopoguerra che ci sembrò importante intervistare, Bordiga aveva un posto a parte: non solo per il peso decisivo delle sue idee e della sua azione al tempo della fondazione del PCI e dei primi anni di vita del partito, ma per quella specie di enigma che circondava la sua scomparsa dalla scena politica.
martedì 30 ottobre 2018
Dopo la forte manifestazione del 27 ottobre: guardare avanti e pensare in grande (SICOBAS)
Fonte: Il Cuneo Rosso, SICOBAS, 30/10/2018
Benché oscurata dai media di regime e dalla quasi totalità di quelli di "opposizione" (con la sola eccezione di qualche radio), la manifestazione indetta dal SI Cobas a Roma il 27 ottobre è riuscita in pieno.
Il suo nucleo trainante sono stati ancora una volta i coraggiosi instancabili facchini immigrati della logistica.
Ma questa volta - a differenza del 24 febbraio - si è trattato di un corteo più "misto", con una presenza di lavoratori e lavoratrici italiani decisamente più consistente, anche se ancora troppo limitata, e con la partecipazione attiva di movimenti per la casa, di disoccupati e gruppi di studenti.
Ma questa volta - a differenza del 24 febbraio - si è trattato di un corteo più "misto", con una presenza di lavoratori e lavoratrici italiani decisamente più consistente, anche se ancora troppo limitata, e con la partecipazione attiva di movimenti per la casa, di disoccupati e gruppi di studenti.
domenica 28 ottobre 2018
Il 27 ottobre, manifestazione a Roma contro il governo Lega-Cinquestelle, senza se e senza ma (Il Pungolo Rosso)
Fonte: Il Pungolo Rosso, 25/10/2018
Il Cuneo rosso – Gruppo comunista rivoluzionario – Pagine marxiste
Alla prospettiva dei “sovranisti” di destra e di sinistra, che è catastrofica per i lavoratori di tutto il mondo, contrapponiamo il fronte unico proletario anti-capitalista, internazionale e internazionalista!
Dalla sua nascita fino ad oggi, il governo Lega-Cinquestelle gode di
un largo consenso popolare. Ha saputo accreditarsi come un governo che
sa affrontare a muso duro i “poteri forti”, anzitutto l’UE. Un governo
che comincia finalmente a restituire ai lavoratori qualcosa di ciò che è
stato loro rapinato in trenta e più anni di “austerità neo-liberista”
targata centro-destra e centro-sinistra. La decisione di “tirare dritto”
dopo che Bruxelles ha bocciato la finanziaria per il 2019 rafforza
questa immagine. La rafforza anche tra le organizzazioni politiche e
sindacali della sinistra non (ancora) parlamentare, per le quali il
governo Salvini-Di Maio sarebbe addirittura un governo “progressista” da
sostenere nel suo conflitto con i suddetti “poteri forti”, o rispetto
al quale restare neutrali.
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